Minerva libera

Esaminiamo il paragrafo della lettera a Enrico II dove Nostradamus parla della dea Minerva:

“E il giorno Minerva libera, & non invita, contando quasi tanti avvenimenti del tempo futuro, come delle età passate, comprendendo il presente, e ciò che per il passare del tempo in tutte le regioni si riconoscerà accadere, esattamente come è scritto senza mescolare nulla di superfluo…”
 
Quindi riportiamo uno stralcio di quello dove descrive la prima cronologia biblica, nel punto in accenna a Varrone:

“… come ha messo per iscritto Varrone…” 

Bisogna quindi ricercare quanto scrisse Varrone riguardo alla festa per la divinità di Minerva: 
secondo Varrone, il Quinquatria o Quinquatrus era una festività romana dedicata a Minerva, con consacrazione delle armi a Marte, e veniva celebrata il 19 marzo. Il nome di questa festività, che durava un solo giorno, derivava dal fatto che cadesse cinque (quinque) giorni dopo le idi di marzo. 

La festa di Minerva, descritta da Varrone, è quindi il 19 marzo, 5 giorni dopo le idi di marzo, che cadono il 14 marzo. Notiamo inoltre quanto scrive Nostradamus in un altro passo della sua lettera a Enrico II:

“… cominciando dal tempo presente, che è il 14. di Marzo 1557.” 

Tralasciamo di considerare l’anno e procediamo a contare dal giorno odierno, ovvero il tempo presente, tanti giorni in avanti fino ad arrivare al giorno di Minerva, e poi contiamo sempre dal giorno odierno altrettanti giorni all’indietro. Ne ricaviamo perciò che:

- il tempo presente è il 14 marzo (idi di marzo)
- il giorno di Minerva è il 19 marzo
- dal giorno odierno, 14 marzo, al giorno di Minerva, 19 marzo intercorrono 5 giorni

- al giorno odierno, 14 marzo, sommiamo 5 giorni e otteniamo la data dei giorni futuri:  14 + 5 = 19
- al giorno odierno, 14 marzo, sottraiamo 5 giorni e otteniamo la data dei giorni passati:  14 – 5 = 9   

Queste informazioni ci forniscono le seguenti date:

09 marzo
14 marzo
19 marzo

Trasformiamo le date in numeri, mettendo il mese di marzo, ovvero mese 3, davanti al giorno: 

09 marzo = 09 3 = 309

14 marzo = 14 3 = 314
19 marzo = 19 3 = 319 

Sommiamo questi tre valori: 309 + 314 + 319 = 942


Il numero 942 corrisponde al numero totale delle quartine. Il 309 (passato) e il 319 (futuro) sono simili, quasi uguali, come scritto “…contando quasi tanti avvenimenti del tempo futuro, come delle età passate…”, e il 314 (presente) è in mezzo, come già annunciato “…comprendendo il presente…”.
La scomposizione delle 942 quartine in tre parti (309, 314, 319) potrebbe indicare la frammentazione delle Centurie in tre parti.  

Va sottolineato che la data del 14 marzo 1557 differisce da quella dichiarata in calce alla lettera a Enrico II, che si conclude con “…questo 27.di Giugno, 1558”.

Questa incongruenza ha lo scopo di farci comparare le date tra loro, perciò procediamo a mettere il numero del mese davanti ai giorni, e sottraiamo gli anni tra loro:

14 marzo  = 14 3 = 314
27 giugno = 27 6 = 627 
1558 – 1557 = 1 

Sommiamo i valori ottenuti: 314 + 627 + 1 = 942

Anche con questo calcolo si ottiene il numero 942, corrispondente al numero totale delle quartine.
 
MV 04/01/2020 

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