Anno 1585

Come sappiamo, nella lettera a Enrico II la cosiddetta “cronologia astrologica” rimanda alla sintesi dei transiti retrogradi descritta nel libro di Leowitz per l’anno 1606, che ripropongo qui in seguito:
                       

riportata da Nostradamus con leggere differenze:

“Saturno che ritornerà dal sette del mese di Aprile, fino al quindici di Agosto Giove dal 14. di Giugno fino al 7. Ottobre Marte dal 17. di Aprile, fino al 22. Giugno, Venere dal 9. di Aprile fino al 22. di Maggio, Mercurio dal 3. di Febbraio, fino al 24. dello stesso. E dopo dal primo di Giugno, fino al 24. dello stesso, e dal 25. di Settembre, fino al 16. di Ottobre, Saturno in Capricorno, Giove in Acquario, Marte in Scorpione, Venere nei Pesci, Mercurio per un mese in Capricorno, Acquario, e Pesci, la luna in Acquario la testa del Dragone in bilancia: la coda al suo segno opposto seguendo una congiunzione di Giove a Mercurio con un aspetto di quadratura di Marte a Mercurio, e la testa del Dragone sarà con una congiunzione del Sole a Giove, l’anno sarà pacifico senza eclisse, e non del tutto, e sarà l’inizio comprendente ciò che durerà e cominciando da quell’anno sarà fatta più grande persecuzione alla Chiesa Cristiana”

Essa descrive varie posizioni planetarie per l’anno 1606, ma nella frase finale accenna anche al fatto che da quell’anno inizierà una guerra contro la chiesa Cristiana, quest’ultima da intendersi come metafora dell’opera di Nostradamus (chiesa=quartine).

Nella lettera ad Enrico II troviamo anche la famosa frase che accenna all’anno 1585 e al 1606:

“de l'année 1585. & de l'année 1606. accommençant depuis le temps present, qui est le 14. de Mars, 1557”

dove la data del 14 marzo indirizza all’ingresso della tavola, tramite la cella 14 3 (per la spiegazione dettagliata vedere altre pagine di questo blog).

Ora, nel libro di Leowitz, anche le Effemeridi dell’anno 1585 sono precedute da una “cronologia astrologica” dei transiti retrogradi:


La terza riga evidenziata parla di Marte retrogrado da inizio anno fino al 14 marzo.

Possiamo vedere come “14. Martij” sia paragonabile a come è scritto nell’epistola a Enrico II: “14. de Mars”.

Perciò, sia il testo latino di Leowitz che quello francese di Nostradamus dicono la stessa cosa: 14 3

Se poi consideriamo che Marte (in latino Mars) è il Dio della guerra, che sta scritto essere presente al principio dell’anno, possiamo interpretare questa frase come equivalente a quanto scritto da Nostradamus:

a partire dal 14 marzo (cella 14 3) inizierà la guerra (Marte) contro la chiesa (quartine), e sarà all’inizio dell’anno 1606 (perché la “cronologia astrologica” di Nostradamus si riferisce a quell’anno)

Quindi Nostradamus ha trovato nelle Effemeridi dell’anno 1585 il giusto rimando al 14 marzo, e ha utilizzato tale anno per rafforzare il concetto (anche tramite la metafora della guerra che poi descriverà nella sua epistola) che la cella di ingresso alla tavola è la 14 3, e di indirizzarci poi a seguire la strada del 1606.
MV 04/10/2022


5 commenti:

  1. Riepilogando.
    La tua tesi del 1585 è plausibile.
    Siamo pienamente d’accordo che l’anno 1606 contiene i dati di partenza per la numerazione di codifica delle quartine.
    In qualche maniera, i riferimenti provenienti dall’anno 1606 vanno distribuiti nella tavola degli aspetti.
    Bisognerà poi capire qual è il nesso con le “sacre lettere” più volte richiamate e che, a mio parere, sono le lettere delle frasi latine, dal momento che queste sono riconducibili a 942+138 = 1080.

    Inseriamo in tutto questo guazzabuglio una frase ricavata dal capoverso finale dell’epistola a Enrico II:

    Que toutes ces figures sont justement adaptées par le divines lettres (nuovamente le “lettere”…) aux choses celestes visibles, c’est à savoir par Saturne, Jupiter, Mars et les autres conjoincts (“…e le congiunzioni planetarie”)

    Se, partendo dal 1606, ricaviamo delle informazioni giornaliere (ancora non sappiamo quali), otteniamo al massimo 360 dati (o 365). Ce ne servono 1080. Abbiamo bisogno anche di altri anni.

    Se, sempre partendo dal 1606, ricaviamo delle informazioni solo nelle giornate in cui ci sono delle congiunzioni planetarie, ne otteniamo assai meno di 360. Abbiamo bisogno di molti più anni di quanto al punto precedente.

    Nulla di nuovo. Solo un riscontro alle tue riflessioni con delle riflessioni aggiuntive.

    Un caro saluto.

    Natale

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  2. Ciao Natale,
    ho deciso di pubblicare in questa pagina le riflessioni che ti avevo già palesato privatamente, allo scopo di mantenere un insieme raggruppato e di facile consultazione di tutti passi degni di nota che la ricerca in corso man mano evidenzia, giusti o sbagliati che siano.

    La tua ipotesi di ricavare dati giornalieri potrebbe essere plausibile, ma mi sorge una nuova domanda:

    invece di usufruire dei dati di altri anni (3*360=1080 giusto?), perché non utilizzare solo l'anno 1606 estrapolando da esso i dati giornalieri di tutti e tre i pianeti indicati (Saturno, Giove e Marte)? La somma sarebbe sempre 3*360=1080.

    Chiaramente questo è solo un veloce pensiero, in attesa di concentrarmi meglio ed esaminare questa tua nuova idea.

    I consigli e le opinioni di un eventuale pubblico di queste pagine sono sempre graditi, con te, Natale, prediligo ovviamente comunicare anche tramite mail.

    Grazie per il commento...

    MV

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    1. Avevo pensato all'alternativa dei tre pianeti che proponi. Poi non l'ho esposta solo perché la frase aggiunge "...e gli altri congiunti". Tuttavia, non me la sento di scartarla in maniera decisa. Va certamente considerata anch'essa.
      A presto.

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  3. Anche a me fa piacere comunicare per email, in quanto ci permette di entrare più a fondo nei dettagli. E tuttavia, se riuscissimo ad animare le nostre pagine web sarebbe bello.

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  4. Concordo pienamente sulle nostre modalità di comunicazione, e altresì è davvero auspicabile che qualche altra persona, leggendo le nostre pagine, intervenga ad esporre eventuali nuove idee, che magari ci possono aiutare ad indirizzare e focalizzare meglio i nostri pensieri. Anche le critiche sono ammesse, ovviamente...

    Ho dato un'occhiata alle Effemeridi di Leowitz, anno 1606, e devo dirti che al momento non vedo come si possano utilizzare i dati in esse presenti, anche perché credo che per ricavarne coordinate valide per la tavola essi debbano essere comparati e calcolati tra loro. Infatti i minuti hanno anche valori pari a zero, che però non esiste sulla tavola, in quanto in essa i minuti vanno da 1 a 60.

    A risentici.

    MV

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