Lettera Cesare

EPISTOLA A CESARE NOSTRADAMUS
(Edizione Macé Bonhomme Lione 1555)

Ad Caesarem Nostradamum filium
VITA E FELICITA'

La TUA TARDA comparsa CESARE NOSTRADAME figlio mio, mi ha fatto impiegare il mio lungo tempo in continue veglie notturne riportando per iscritto, per lasciarti memoria, dopo l’estinzione corporale del tuo progenitore, per il comune profitto degli umani di quanto la Divina essenza mi abbia dato conoscenza attraverso Astronomiche rivoluzioni. E da quando è piaciuto a Dio immortale che tu non sia venuto in luce naturale in questo terreno lido, e non voglio dire dei tuoi anni che non sono ancora sufficienti, ma i tuoi mesi Marziali incapaci di ricevere nel tuo debole intendimento ciò che io avrò raccolto alla fine dei miei giorni: visto che non è possibile lasciarti per iscritto ciò che sarebbe cancellato dall’ingiuria del tempo: poiché la parola ereditaria della predizione occulta sarà racchiusa nel mio stomaco: considerando anche l'incertezza degli avvenimenti dell’umano destino: e che tutto è retto e governato dalla potenza di Dio inestimabile, che ci ispira non per baccante furore, né per frenetico trasporto, ma per affermazioni astronomiche, Soli numine diuino afflati praesagiunt, & spiritu prophetico particularia. Quantunque per lungo tempo per diverse volte io abbia predetto lungo tempo prima ciò che poi è avvenuto e in particolari regioni, attribuendo il tutto essere fatto per virtù e ispirazione divina e altri felici e sinistri avvenimenti preannunciato con rapida prontezza, che poi sono avvenuti alle latitudini del mondo avendo voluto tacere e tralasciare a causa dell’offesa, e non tanto solamente del tempo presente, ma anche della parte più grande del futuro, di mettere per iscritto, poiché i regni le sette e le religioni faranno cambiamenti cosi opposti diametralmente rispetto al presente, che se io venissi a riferire ciò che sarà il futuro, quelli del regno, setta, religione, e fede troverebbero così disaccordo con la loro fantasia auricolare, che verrebbero a condannare ciò che per i secoli futuri si constaterà essere vero e riconosciuto: Considerando anche la frase del vero Salvatore, Nolite sanctum dare canibus, nec mittatis margaritas ante porcos ne conculcent pedibus & conuersi dirumpant vos. Ciò che è stato causa di far ritirare la mia lingua dal popolare, e la penna dalla carta: poi mi sono voluto estendere dichiarando per l'evento popolare attraverso astruse e ambigue frasi le cause future, anche le più urgenti, e quelle che ho percepito, qualche umano cambiamento che avviene senza scandalizzare la fragilità auricolare, e il tutto scritto sotto forma nebulosa, più di tutto profetica: tanto che, Abscondisti haec à sapientibus: & prudentibus, id est potentibus & regibus, & enucleasti ea exiguis & tenuibus, e ai Profeti: per mezzo di Dio immortale, e dei buoni angeli hanno ricevuto lo spirito di vaticinio, attraverso il quale vedono le cause lontane, e vengono a prevedere gli eventi futuri, poiché nulla si può compiere senza di lui, ai quali cosi grande è la potenza e la bontà ai soggetti che quando dimorano in essi, tuttavia ad altri effetti soggetti per la similitudine della causa del buon genio, quel calore e potenza vaticinatrice si avvicinano a noi: come accade per i raggi del sole, che vengono a gettare la loro influenza ai corpi elementari, e non elementari. Quanto a noi che siamo umani non possiamo sulla base della nostra naturale conoscenza, e inclinazione dell’ingegno conoscere i segreti oscuri di Dio il creatore, Quia non est nostrum noscere tempora, nec momenta &c. Per quanto anche al presente possa avvenire esserci dei personaggi che Dio il creatore abbia voluto rivelare con impressioni immaginative, alcuni segreti dell'avvenire accordati all'astrologia previsionale, come del passato, che certa potenza e volontaria facoltà veniva da essi, apparendo come fiamma di fuoco, che ispirandolo si veniva a giudicare le divine e umane ispirazioni. Poiché le opere divine, che sono totalmente assolute, Dio le viene a realizzare: la mediana che è in mezzo, gli angeli: la terza, le cattive. Ma figlio mio io ti parlo qui un pó troppo astrusamente: ma quanto agli occulti vaticini che si verrà a ricevere dal sottile spirito del fuoco qualche volta agitato dall’intelletto contemplante il più alto degli astri, come vigilando, anche alle occulte pronunce essendo gli scritti sorpresi pronunciando senza timore meno attento d'invereconda loquacità: ma cosa? Tutto procede dalla potenza divina del gran Dio eterno, dal quale procede ogni bontà. Ancora figlio mio benché io abbia usato il nome di profeta, non me ne voglio attribuire titolo di così alta sublimità per il tempo presente: perché propheta dicitur hodie, olim vocabatur videns: perché profeta propriamente figlio mio è colui che vede cose lontane dalla conoscenza naturale di ogni creatura. E viene il caso che il profeta per mezzo della perfetta luce della profezia gli appaiono manifestamente cose divine, come umane: ciò che non si può fare, visto che gli effetti della futura predizione si estendono lontano. Poiché i segreti di Dio sono incomprensibili, e la virtù operante contingente di lunga estensione della conoscenza naturale prende la sua più prossima origine dal libero arbitrio, facendo apparire le cause che da sole non possono acquisire quella notizia per essere conosciute né dagli umani veggenti, né da altra conoscenza o virtù occulta compresa sotto la concavità del cielo, anche del fatto presente della totale eternità che viene ad abbracciare in sé tutti i tempi. Ma per mezzo di qualche indivisibile eternità per epilettica agitazione Hiracliana, le cause sono conosciute dal celeste movimento. Io non dico figlio mio, affinché tu capisca bene, che la conoscenza di questa materia non si possa ancora imprimere nel tuo debole cervello, che le cause future molto lontane non siano a conoscenza della creatura razionale: se sono nonostante tutto la creatura dell'anima intellettuale delle cause presenti lontane, non gli sono affatto né troppo occulte né troppo esplicite: ma la perfetta conoscenza delle cause non si può acquisire senza quella divina ispirazione: visto che ogni ispirazione profetica riceve prendendo il suo principale principio muovendo da Dio il creatore, poi dal fato, e dalla natura. Perché essendo le cause indifferenti, indifferentemente prodotte, e non prodotte, il presagio in parte avviene, una volta predetto. Poiché la comprensione creata intellettualmente non può vedere occultamente, se non attraverso la voce proveniente dal limbo per mezzo dell’esigua fiamma in quella parte in cui le cause future si verranno a inclinare. E ancora figlio mio io ti supplico affinché tu non voglia mai impiegare il tuo intelletto con quelle chimere e vanità che inaridiscono il corpo e mettono l'anima alla perdizione facendo danno ai deboli sensi: perfino la vanità della più che esecrabile magia condannata sin dall'antichità dalle sacre scritture, e dai canoni divini: a capo del quale è eccettuato il giudizio dell’astrologia previsionale: tramite la quale e per mezzo di ispirazione e rivelazione divina per mezzo di continue veglie e calcoli, abbiamo redatto per iscritto le nostre profezie. E benché quella occulta Filosofia non fosse riprovata, non ho mai voluto presentare le loro scapestrate persuasioni; benché diversi volumi che sono stati nascosti per lunghi secoli mi sono stati manifestati. Ma dubitando di ciò che accadrebbe ne ho fatto, dopo la lettura, dono a Vulcano, e mentre egli li veniva a divorare, la fiamma che lambiva l’aria produceva una chiarezza insolita, più chiara di fiamma naturale, come luce di fuoco di fulmine folgorante, illuminante subito la casa, come se essa fosse stata in improvvisa esplosione. Affinché in avvenire non si fosse abusato scrutando la perfetta trasformazione tanto lunare che solare, e sotto terra metalli incorruttibili, e alle onde occulte, li ho convertiti in cenere. Ma quanto al giudizio che si viene a realizzare per mezzo del giudizio celeste ti voglio manifestare questo: per avere conoscenza delle cause future rigettando lontano le fantastiche immaginazioni che si presenteranno, limitando la particolarità dei luoghi dalle divine ispirazioni soprannaturali secondo le celesti figure, i luoghi, e una parte del tempo di proprietà occulta con virtù, potenza e facoltà divina: in presenza della quale i tre tempi sono compresi dall’eternità, mantenendo la rivoluzione della causa passata, presente e futura: quia omnia sunt nuda & aperta &c. Affinché figlio mio, tu possa facilmente nonostante il tuo tenero cervello, comprendere che le cose che devono avvenire si possono profetizzare con notturne e celesti luci, che sono naturali, e con lo spirito di profezia: non che io mi voglia attribuire nomina né effetto profetico, ma per rivelata ispirazione, come uomo mortale non meno lontano di sensi al cielo, che dei piedi in terra, Possum non errare, falli, decipi: sono peccatore più grande di nessun altro di questo mondo, soggetto a ogni umana afflizione. Ma essendo sorpreso più volte la settimana pervadente, e tramite lunghi calcoli tendendo gli studi notturni di soave odore, ho composto libri di profezie contenenti ciascuno cento quartine astronomiche di profezie, le quali ho un po’ voluto mescolare oscuramente: e sono vaticini perpetui, da qui all’anno 3797. Il che possibilmente farà ritirare la fronte a qualcuno vedendo una così lunga estensione, e sotto tutta la concavità della luna avrà luogo e comprensione: e ciò comprendente universalmente le cause per tutta la terra, figlio mio. Che se tu vivrai l'età naturale ed umana, tu verrai nel tuo proprio cielo della tua natività a prevedere i futuri eventi. Quantunque solo Dio sia eterno, sia Lui solo che conosce l'eternità della sua luce, che procede da lui stesso: e io dico francamente che a quelli a cui la sua grandezza immensa, che è senza misura e incomprensibile, ha voluto rivelare con lunga ispirazione malinconica, che tramite quella causa occulta manifestata divinamente, principalmente di due cause principali che sono comprese alla comprensione di colui che inspirato profetizza l’una è quella che viene a infondere, rischiarando la luce soprannaturale al personaggio che predice con la dottrina degli astri, e profetizza per rivelazione ispirata: la quale è una specie di partecipazione alla divina eternità: attraverso la quale il profeta viene a conoscere ciò che il suo spirito divino gli ha dato per mezzo di Dio il creatore, e per una naturale predisposizione: bisogna sapere che ciò che predice, è vero, e ha preso la sua origine etereamente: e tale luce e fiamma esigua è di tutta efficacia, e di tale altezza: non meno della naturale chiarezza e naturale luce che rende i filosofi così sicuri che attraverso i principi della causa prima hanno attinto ai più profondi abissi della più alta dottrina. Ma a tal fine, figlio mio, che io non desidero troppo profondamente per la capacità futura dei tuoi sensi, e anche io trovo che le lettere faranno una così grande e incomparabile iattura, che io trovo nel mondo prima dell'esplosione universale avvenire tanti diluvi e così alte inondazioni, che non vi sarà quasi territorio che non sia coperto dall'acqua: e sarà per cosi lungo tempo che tutto sarà perito, etnografie e topografie: inoltre prima e dopo di tali inondazioni, in parecchie contrade le piogge saranno cosi esigue, e cadrà dal cielo una così grande abbondanza di fuoco, e di pietre cadenti, che non vi sarà nulla che non sia consumato: e ciò avverrà, e in breve, e prima dell'ultima conflagrazione. Allorché il pianeta Marte completerà la sua era, e alla fine del suo ultimo periodo, se lo riprenderà: ma congiunti gli uni in Acquario per parecchi anni, gli altri in Cancro per più lunghi e continui. E ora che siamo governati dalla luna, attraverso l’onnipotenza di Dio eterno, che prima che essa abbia compiuto il suo ciclo completo, verrà il sole, e poi Saturno. Perché secondo i segni celesti il regno di Saturno sarà di ritorno, che tutto calcolato, il mondo si avvicina, a una anaragonica rivoluzione: e dal momento in cui scrivo avanti di cento e settanta sette anni tre mesi undici giorni, per pestilenza, lunga carestia, e guerre, e più per le inondazioni il mondo tra ora e quel termine prefissato, prima e dopo per parecchie volte, sarà così diminuito, e così poco mondo sarà, che non si troverà chi voglia prendere i campi, che diventeranno liberi così lungamente quanto sono stati in schiavitù: e quanto al visibile giudizio celeste, ancorché noi siamo al settimo numero di mille che conclude tutto, ci avviciniamo all’ottavo, dove è il firmamento dell'ottava sfera, che e in dimensione latitudinaria, dove il gran Dio eterno verrà a completare la rivoluzione: dove le immagini celesti torneranno a muoversi, e il movimento superiore che ci rende la terra stabile e ferma, non inclinabitur in saeculum saeculi: fin quando il suo volere sarà compiuto, così sarà, ma non altrimenti: sebbene per ambigue opinioni si ecceda ogni ragione naturale per sogni Maomettani, per cui qualche volta Dio il creatore tramite gli strumenti dei suoi messaggeri di fuoco in fiamma inviata viene a proporre ai nostri sensi esteriori, anche ai nostri occhi, le cause di future predizioni significative del caso futuro, che si deve a colui che manifesta il presagio. Perché il presagio che si fa dalla luce esteriore viene infallibilmente a prevedere parte con e tramite la luce esterna: in quanto veramente la parte che sembra avere con l'occhio dell’intelletto, non è in danno del senso immaginativo: la ragione è fin troppo evidente, il tutto essere predetto per afflato di divinità, e per mezzo dello spirito angelico ispirato all'uomo profetizzante, rendendo sacri i vaticini, venendolo a illuminare, smuovendogli la fantasia con diverse apparizioni notturne, che con diurna certezza profetizza con interpretazione astronomica, congiunta alla santissima futura predizione, non consistente allora che al libero arbitrio. Vieni ora a capire figlio mio, che io scopro con le mie rivoluzioni che sono accordate a ispirazione rivelata, che la spada mortale si avvicina a noi adesso con epidemie, guerra più orribile che non sia mai stata nella vita di tre uomini, e carestia, che cadrà sulla terra, e vi tornerà spesso, poiché gli astri si accordano alla rivoluzione: e si dice anche Visitabo in virga ferrea iniquitates eorum, & in verberibus percutiam eos. Poiché la misericordia del Signore un tempo non sarà affatto dispersa figlio mio, che la maggior parte delle mie profezie saranno compiute, e verranno ad essere rivoluzionate dal compimento. Allora per più volte durante le sinistre tempeste, Conteram ergo dirà il Signore, & confringam, & non miserebor: e mille altri avvenimenti che avverranno con acqua e continue piogge, come più chiaramente ho redatto per iscritto nelle mie altre profezie che sono composte estesamente, in soluta oratione, limitando i luoghi, tempi, e termine prefissato che gli umani venuti dopo, conosceranno gli eventi avvenuti infallibilmente, come abbiamo notato per gli altri, parlando più chiaramente: nonostante siano sotto una nube, saranno compresi i concetti: sed quando submouenda erit ignorantia, il caso sarà più chiaro. Per finire figlio mio, prendi dunque questo dono da tuo padre M. Nostradamus, sperando di spiegarti ogni profezia delle quartine messe qui. Pregando Dio immortale che ti voglia accordare vita lunga in buona e prospera felicità. 

Da Salon questo j. di Marzo 1555.

MV 08/10/2022



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