Lettera Enrico II

EPISTOLA A ENRICO II DI FRANCIA
(Edizione Pierre Rigaud Lione 1566)

ALL’INVITTISSIMO, POTENTISSIMO
e Cristianissimo Enrico II, Re di Francia,
Michel Nostradamus umilissimo, e
devotissimo servo e suddito,
V I T T O R I A  E  F E L I C I T A‘.

PER quella sovrana visione che ho avuto, o cristianissimo e vittoriosissimo Re, dopo che il mio volto era stato a lungo offuscato si presenta al cospetto della Deità di vostra Maestà incommensurata, da allora sono sempre stato abbagliato, non desistendo di onorare e venerare degnamente quel giorno, in cui per la prima volta mi presentai davanti ad essa, come ad una speciale maestà tanto umana. Ora, cercando qualche occasione con la quale poter manifestare la mia bontà d’animo e franco coraggio, attraverso quel mio potere onde farmi ampliamente conoscere dalla vostra Serenissima Maestà. Ora nel vedere che in effetti non mi era possibile dichiararlo, unito al mio singolare desiderio di un così lungo ottenebramento ed oscurità, di essere immediatamente illuminato e trasportato al cospetto dell’occhio sovrano, e del primo Monarca dell’universo: così che ho dubitato a lungo a chi avrei dedicato queste tre Centurie residue delle mie Profezie, che completano il migliaio, e dopo avere a lungo riflettuto con temeraria audacia mi sono indirizzato alla Maestà vostra, non essendo di ciò stupito, come racconta l’autorevole autore Plutarco nella vita di Licurgo, che vedendo le offerte e i doni che si facevano in sacrificio ai templi degli Dei immortali di quei tempi, e nel timore che non fossero troppo adeguati per spese e valori non osavano presentarsi ai templi. Ciononostante vedendo il vostro splendore Regale, accompagnato da una umanità incomparabile ho preso il mio indirizzo, non come ai Re di Persia, dai quali non era affatto permesso andare, né tantomeno avvicinarsi. Ma a un Principe molto prudente e saggio ho consacrato i miei calcoli notturni e Profetici, composti piuttosto con un naturale intuito: accompagnato più da un furore poetico, che da una regola poetica, e la maggior parte composta ed accordata secondo calcoli Astronomici, corrispondenti agli anni, mesi, e settimane delle regioni, contrade e della maggior parte dei villaggi e città di tutta Europa, comprendendo l’Africa, e una parte dell’Asia con il cambiamento delle regioni, che si avvicinano alla maggior parte di tutti questi climi, e composti di una naturale caratteristica: qualcuno risponderà che dovrebbe infliggersi un castigo, essendo il ritmo tanto facile, come la comprensione del senso è difficile. E per questo, umanissimo Re, la maggior parte delle quartine profetiche sono talmente intricate, che non si riuscirebbe a darne traccia né modo ad alcuno di interpretarle, sperando tuttavia di lasciare per iscritto gli anni, villaggi, città e regioni dove la maggior parte avverrà, anche nell’anno 1585. E nell’anno 1606. cominciando dal tempo presente, che è il 14. di Marzo 1557. E passando ben oltre fino all’avvenimento che sarà dopo l’inizio del 7° millennio profondamente calcolato, fintanto che il mio calcolo astronomico ed altra conoscenza hanno potuto estendersi dove gli avversari di Gesù-Cristo e della sua Chiesa: cominceranno a pullulare più numerosi, il tutto è stato composto e calcolato in giorni ed ore di elezione e ben disposte, e il più correttamente che mi è stato possibile. E il giorno Minerva libera, & non invita, contando quasi tanti avvenimenti del tempo futuro, come delle età passate, comprendendo il presente, e ciò che per il passare del tempo in tutte le regioni si riconoscerà accadere, esattamente come è scritto senza mescolare nulla di superfluo, come si dice: Quod de futuris non est determinata omnino veritas. È ben vero, Sire, che per mio naturale istinto donatomi dai miei avi non temo di presagire, e aggiustando ed accordando quel naturale istinto con il mio lungo calcolo, e vuotando l’anima, lo spirito, e il coraggio da ogni preoccupazione, fretta, e malumore per il riposo e la tranquillità dello spirito. Il tutto accordato e presagito su tripode aeneo. Per quanto siano in molti che mi attribuiscono sia ciò che mi appartiene, come ciò che non mi spetta, Dio solo eterno, che è lo scrutatore degli ardimenti umani pio, giusto, e misericordioso, e il vero giudice, al quale io prego che mi voglia difendere dalla calunnia dei malvagi che vorranno altrettanto calunniosamente ricercare per quali cause tutti i vostri antichissimi progenitori Re di Francia siano guariti dalle scrofole, e quelli di altre nazioni siano guariti dai morsi dei serpenti, gli altri abbiano avuto un certo istinto dell’arte divinatoria, e altri casi che sarebbe lungo riportare qui. Ciononostante coloro ai quali la malignità dello spirito non sarà compresa nel corso del tempo dopo la mia estinzione terrena, varrà più il mio scritto che me vivente, tuttavia se fallirò nel mio calcolo degli anni non potrà essere per la volontà di alcuno. Piacerà alla nostra più che Imperiale Maestà di perdonarmi, professando davanti a Dio e ai suoi Santi, che io non pretendo di mettere per iscritto nella presente lettera alcunché che sia contro la vera fede Cattolica, riferendo i calcoli Astronomici, secondo il mio sapere: poiché lo spazio di tempo dei nostri avi, che ci hanno preceduto sono tali, rimettendomi al più corretto giudizio, che il primo uomo Adamo venne prima di Noè circa mille due cento quaranta due anni, non contando i tempi secondo i calcoli dei Gentili, come ha messo per iscritto Varrone: ma solamente secondo le Sacre Scritture, e secondo la debolezza del mio spirito, nei miei calcoli Astronomici. Dopo Noè, di lui e del diluvio universale, venne Abramo circa mille ottanta anni, il quale è stato grandissimo Astrologo, secondo alcuni, ha inventato per primo le lettere Caldaiche: dopo venne Mosè circa cinque cento quindici o sedici anni, e tra il tempo di Davide e Mosè sono stati cinque centosettanta anni circa. Poi dopo tra il tempo di Davide, e il tempo del nostro Salvatore e Redentore Gesù-Cristo, nato dall’unica Vergine, sono stati (secondo alcuni Cronografi) mille tre cento cinquanta anni: potrà obiettare qualcuno che questo calcolo non è veritiero, in quanto differisce da quello di Eusebio. E dal tempo della redenzione umana fino alla detestabile seduzione dei Saraceni, sono stati sei cento venti e un anno, all’incirca, da lì in poi si può facilmente calcolare quali tempi sono passati, se il mio calcolo non è buono e valido per tutte le nazioni, poiché tutto è stato calcolato secondo il corso celeste, per associazione di emozioni infuse in certe ore di abbandono per influenza dei miei antichi progenitori. Ma la violenza del tempo, o serenissimo Re, richiede che tali segreti avvenimenti non siano manifestati, che per enigmatica sentenza, non avente che un solo significato, ed unica comprensione, senza aver messo nulla di ambiguo né calcoli polivalenti: ma piuttosto sotto un’offuscata oscurità con una naturale intuizione simile alla sentenza di uno dei mille e due Profeti, che ci sono stati dalla creazione del mondo, secondo il calcolo e la Cronaca punica di Gioele. Effundam spiritum meum super omnem carnem, & prophetabunt filii vestri, & filiae vestrae. Ma tale Profezia veniva dalla bocca del Santo Spirito, che è la sovrana potenza eterna, unita a quella celeste ed alcuni di questo numero hanno predetto grandi e meravigliose avventure: Io da questo punto di vista non mi attribuisco affatto tale titolo, cosa che non piace a Dio, confesso che tutto viene da Dio, e a lui rendo grazie, onore e lode immortale, senza avere aggiunto alcuna divinazione che proviene à fato: ma à Deo: à natura, e la maggior parte accompagnata dal movimento del corso celeste, tanto che guardando come in uno specchio ardente, come attraverso una visione offuscata, i grandi avvenimenti tristi, prodigiosi, e avventure calamitose che si avvicinano tramite i principali cultori. Principalmente dei templi di Dio, in secondo luogo per quelli maggiormente terrestri si avvicinerà una tale decadenza, con mille altre calamitose sventure, che per il corso del tempo si conosceranno nel futuro: perché Dio guarderà la lunga sterilità della gran dama, che poi concepirà due figli importanti: Ma essendo essa in pericolo, quello che gli sarà unito per l’audacia dell’età pur essendo in pericolo di morte nel diciottesimo anno, non potendo passare il trentaseiesimo che partorirà tre maschi, e una femmina, e ne avrà due, colui che non ebbe mai da uno stesso padre, i tre fratelli saranno talmente differenti, poi unite e in accordo, che le tre e quattro parti dell’Europa tremeranno: dal minore di età sarà la monarchia Cristiana sostenuta e accresciuta: sette elevate, e subito abbassate, Arabi cacciati, Reami uniti, nuove Leggi promulgate: degli altri figli il primo occuperà i Leoni furiosi coronati, tenendo i piedi sopra le armate intrepide. Il secondo si spingerà così avanti accompagnato dai Latini, che sarà fatta la seconda via tremante e furibonda al monte Giove discendendo per salire ai Pirenei, non sarà trasferito all’antica monarchia, sarà fatta la terza inondazione di sangue umano, non si troverà per lungo tempo Marte in Quaresima. E sarà data la figlia per la conservazione della Chiesa Cristiana cadendo il suo dominatore nella setta pagana dei nuovi infedeli, ella avrà due figli, l’uno di fedeltà, e l’altro di infedeltà per la conferma della Chiesa Cattolica. E l’altro che alla sua grande confusione e tardivo pentimento vorrà rovinarla, saranno tre regioni per l’estrema differenza delle leghe, cioè la Romania, la Germania, e la Spagna, che saranno diverse sette per mano militare, cedendo i 50. e 52. gradi di altezza, e faranno omaggio delle religioni lontane alle regioni dell’Europa e di Settentrione di 48. gradi di altezza, che per primo tremerà per vana timidezza, poi i più occidentali, meridionali e orientali tremeranno, tale sarà la loro potenza, che ciò che si farà per concordia ed unione insuperabile sarà per conquiste belliche. Di natura saranno uguali: ma grandemente differenti di fede. Dopo questo la dama sterile di più grande potenza che la seconda sarà ricevuta da due popoli, dal primo ostinato da colui che ha avuto potenza su tutto dal secondo e dal terzo che estenderà le sue forze verso il circuito dell’Oriente dell’Europa ai pannoni l’ha sconfitto e schiacciato e per via marina farà le sue estensioni, fino alla Trinacria Adriatica per i Mirmidoni e i Germanici del tutto sconfitti, e sarà la setta Barbara di tutti i Latini grandemente afflitta e scacciata. Poi il grande Impero dell’Anticristo comincerà nell’Atila e Zerses a scendere in numero grande e innumerevole, tanto che la venuta del Santo Spirito procedendo da 48. gradi farà trasmigrazione, cacciando l’abominazione dell’Anticristo, facendo guerra contro il reale che sarà il grande Vicario di Gesù-Cristo, e contro la sua chiesa, e il suo regno per tempus & in occasione temporis, e precederà una eclissi solare la più oscura, e la più tenebrosa, che sia stata dalla creazione del mondo fino alla morte e passione di Gesù-Cristo e da allora fino ad ora, e sarà nel mese di Ottobre che qualche grande traslazione sarà fatta, e tale che si crederà che la pesantezza della terra abbia perduto il suo naturale movimento, e si sia inabissata in tenebre eterne, saranno precedenti al tempo invernale, e se ne andranno dopo estremi cambiamenti, mutazione di regni, con grandi terremoti, con proliferazione della nuova Babilonia, figlia miserabile aumentata dall’abominazione del primo olocausto, e non terrà che per settanta tre anni sette mesi, poi uscirà dallo stelo quella che era stata così a lungo sterile, procedendo dal cinquantesimo grado, che rinnoverà tutta la Chiesa Cristiana. E sarà fatta grande pace, unione e concordia dentro uno dei bambini dei fronti sconvolti e separati da diversi regni e sarà fatta una pace tale che rimarrà attaccato al più profondo baratro il suscitatore e promotore della fazione di guerra per la diversità dei Religiosi, e sarà unito il Regno del Rabbioso: che si spaccerà per saggio. E le contrade, Villaggi, città, regni, e province che avranno lasciato le prime vie per consegnarsi, diventando ancora più prigionieri saranno segretamente private della loro libertà, e perduta la perfetta religione, cominceranno a colpire a sinistra, per tornare alla destra, e rimettendo la santità sconfitta, da lungo tempo con la loro scrittura originale, che dopo il grande cane uscirà il più grosso mastino, che farà distruzione di tutto, anche di ciò che prima era stato perpetrato, saranno ricostruiti i templi come agli antichi tempi, e il clero sarà restituito al suo stato originario, e comincerà a meretricare e lussureggiare, fare e commettere mille misfatti. Ed essendo prossima un’altra desolazione, nel momento in cui quella sarà alla sua più alta e sublime dignità, si alzeranno dei Potentati e forze militari, e gli saranno tolte le due spade, e non gli resteranno che le sue insegne, delle quali per mezzo della curvatura che le attira, il popolo facendole andare dritto, e non volendo accondiscendere ad essi per l’opposto scopo della mano tagliente, toccando terra, vorranno stimolare fino a ciò, che nascerà da un ramo della sterile da lungo tempo, che libererà il popolo dell’universo da quella servitù benigna e volontaria, sia rimettendosi alla protezione di Marte, spogliando Giove da tutti i suoi onori e dignità, per la città libera, costituita e situata in un’altra esigua Mesopotamia. E sarà il capo e governatore gettato dal mezzo, e messo nel luogo dell’aria, ignorando la cospirazione dei congiurati, con il secondo Trasibulo, che da lungo tempo avrà maneggiato tutto questo: Allora le immondizie delle abominazioni saranno con grande onta abiette e manifestate alle tenebre della luce offuscata, cesserà verso la fine del cambiamento del suo regno, e le chiavi della Chiesa saranno in difetto dell’amore di Dio, e parecchi di essi aposteranno la vera fede, e delle tre sette, quella di mezzo, per i suoi cultori, sarà un po’ messa in decadenza. La prima totalmente per l’Europa, la maggior parte dell’Africa sterminata dalla terza, grazie ai poveri di spirit0, che per educazione insensata adultereranno di lussuria libidinosa. La plebe si solleverà, caccerà i seguaci dei legislatori, e sembrerà che i regni indeboliti dagli Orientali che Dio il Creatore abbia slegato Satana dalle prigioni infernali, per fare nascere il grande Dog e Dohan, i quali faranno una così grande frattura abominevole alle Chiese, che né i rossi né i bianchi senza occhi e senza mani giudicheranno più, e sarà loro osteggiata la loro potenza. Allora sarà fatta più persecuzione alle Chiese, di quanta ne sia mai stata. E durante questi fatti nascerà una epidemia così grande che delle tre parti del mondo più di due periranno, Tanto che non si saprà né riconoscerà gli appartenenti dei campi e case, e nascerà l’erba per le vie delle città più alta delle ginocchia: E al Clero sarà fatta totale desolazione, e i Marziali usurperanno ciò che sarà ritornato dalla città del sole di Malta e delle isole Stecadi, e sarà aperta la grande catena del porto che prende la sua denominazione dal bue marino. E sarà fatta nuova incursione per le spiagge del mare, volendo liberare Castulum dalla prima ripresa Maomettana. E non saranno vani i loro assalti; e nel luogo che un tempo fu l’abitazione di Abramo, sarà assalita da persone che avranno in venerazione i Giovialisti. E quella città di Achem sarà circondata, e assalita da ogni parte in grandissima potenza da genti in armi. Le loro forze marittime saranno indebolite dagli Occidentali. E a questo regno sarà fatta grande desolazione, e le più grandi città saranno spopolate, e quelli che vi entreranno saranno compresi nella vendetta dell’ira di Dio. E il sepolcro tanto venerato sarà esposto per lungo tempo all’universale vista degli occhi del Cielo, del Sole, e della Luna. E il luogo sacro sarà convertito in ovile per armenti piccoli e grandi, e adattato a cose profane. O quale calamitosa afflizione sarà fatta per allora alle donne incinte, e sarà per allora dal principale capo Orientale, la maggior parte minacciati dai Settentrionali e Occidentali vinti, e messi a morte, sconfitti e il resto in fuga, e i figli di molte donne imprigionati, e per allora sarà compiuta la Profezia del Real Profeta: Ut audiret gemitus compeditorum, ut solveret filios interemptorum. Quale grande oppressione che allora sarà fatta sui Principi e governatori dei Regni, perfino da quelli che saranno marittimi e Orientali, e le loro lingue saranno mescolate in una grande società: la lingua dei Latini e degli Arabi per la comunicazione Punica e saranno tutti questi Re Orientali cacciati sconfitti, sterminati, non del tutto per mezzo delle forze dei Re d’Aquilone e in prossimità del nostro secolo per mezzo dei tre uniti segretamente cercando la morte, e insidiati dalle reciproche macchinazioni, e il rinnovo del Triumvira durerà sette anni, così che la fama di tale setta farà la sua estensione per l’universo, e sarà sostenuto il sacrificio della santa e immacolata ostia: e saranno allora i Signori in numero di due dell’Aquilone, vittoriosi sugli Orientali, e sarà in essi fatto un così grande rumore e tumulto bellico, che tutto l’Oriente tremerà per la paura di quei fratelli, non fratelli Aquilonari. E per questo, Sire, che con questi discorsi io metto quasi confusamente queste predizioni, e quando questo potrà essere e il loro adempimento, con il computo del tempo che fugge, che non è affatto o ben poco conforme al superiore: il che tanto per via Astronomica, che per altro anche delle sacre scritture, che non possono affatto fallire, tanto che se io volessi mettere a ogni quartina l’indicazione del tempo, si potrebbe fare: ma non sarebbe gradito a tutti, nemmeno interpretarle fino a che, Sire, vostra Maestà mi abbia concesso ampia possibilità di farlo, per non dare motivo ai calunniatori di attaccarmi. Tuttavia contando gli anni dalla creazione del mondo, fino alla nascita di Noè, sono passati mille cinque cento e sei anni, e dalla nascita di Noè fino alla perfetta fabbricazione dell’arca, avvicinandosi il diluvio universale, passarono sei cento anni (se gli anni fossero Solari o Lunari, o di dieci miscugli) io ritengo ciò che le sacre scritture ritengono cioè che siano Solari. E alla fine di quei sei anni Noè entrò nell’Arca per essere salvato dal diluvio: e quel diluvio fu universale sulla terra, e durò un anno e due mesi, E dalla fine del diluvio fino alla nascita di Abramo, passò il numero di anni di due cento novanta cinque. E dalla nascita di Abramo fino alla nascita di Isacco passarono cento anni. E da Isacco fino a Giacobbe, sessanta anni da quando entrò in Egitto fino all’uscita da lì passarono cento trenta anni. E dall’entrata di Giacobbe, in Egitto fino all’uscita da lì, passarono quattro cento trenta anni. E dall’uscita dall’Egitto fino all’edificazione del Tempio fatta da Salomone al quarto anno del suo regno, passarono quattro cento ottanta o quattro venti anni. E dalla costruzione del Tempio fino a Gesù-Cristo secondo il calcolo dei geroglifici, passarono quattro cento novanta anni. E anche con questo calcolo che ho tratto dalle sacre lettere sono circa quattro mille centosettanta tre anni e otto mesi, più o meno: Ora da Gesù-Cristo in qua per la diversità delle sette io lascio, e avendo considerato e calcolato le presenti Profezie, il tutto secondo l’ordine della catena che contiene la sua rivoluzione, il tutto secondo la dottrina Astronomica, e secondo il mio naturale istinto, e dopo qualche tempo e comprendendovi dal tempo che Saturno che ritornerà dal sette del mese di Aprile, fino al quindici di Agosto Giove dal 14. di Giugno fino al 7. Ottobre Marte dal 17. di Aprile, fino al 22. Giugno, Venere dal 9. di Aprile fino al 22. di Maggio, Mercurio dal 3. di Febbraio, fino al 24. dello stesso. E dopo dal primo di Giugno, fino al 24. dello stesso, e dal 25. di Settembre, fino al 16. di Ottobre, Saturno in Capricorno, Giove in Acquario, Marte in Scorpione, Venere nei Pesci, Mercurio per un mese in Capricorno, Acquario, e Pesci, la luna in Acquario la testa del Dragone in bilancia: la coda al suo segno opposto seguendo una congiunzione di Giove a Mercurio con un aspetto di quadratura di Marte a Mercurio, e la testa del Dragone sarà con una congiunzione del Sole a Giove, l’anno sarà pacifico senza eclisse, e non del tutto, e sarà l’inizio comprendente ciò che durerà e cominciando da quell’anno sarà fatta più grande persecuzione alla Chiesa Cristiana, che sia stata fatta in Africa, e durerà fino all’anno mille sette cento novanta due che si considererà essere un rinnovamento di secolo: dopo inizierà il popolo Romano a sollevarsi, e a cacciare alcune tenebre oscure, ricevendo un po’ della loro originaria chiarezza, non senza grande divisione, e continui cambiamenti. Venezia poi con grande forza e potenza alzerà le ali molto in alto, non distante dalle forze dell’antica Roma. E in quel tempo grandi vele Bizantine associate ai Liguri per l’appoggio alla potenza Aquilonare, darà qualche impedimento tanto che dei due Cretesi non sarà la Fede tenuta. Gli archi edificati dagli antichi Marziali, si accompagneranno alle onde di Nettuno. Nell’Adriatico sarà fatta grande discordia ciò che sarà unito sarà separato, si avvicinerà a una casa ciò che prima era ed è una grande città, comprendente il Pompotam la Mesopotamia dell’Europa a quaranta cinque, e altri di quaranta uno, quaranta due, e trenta sette. E in quel tempo, e in quelle contrade la potenza infernale metterà contro la Chiesa di Gesù-Cristo la potenza degli avversari della sua legge, che sarà il secondo Anticristo, il quale perseguiterà quella Chiesa e il suo vero Vicario, per mezzo della potenza dei Re temporali, che saranno sedotti per la loro ignoranza dalle lingue, che taglieranno più di qualsiasi spada nelle mani dell’insensato. Il suddetto regno dell’Anticristo non durerà che fino alla morte in età di questo e dell’altro nella città di Plancus accompagnati dall’eletto di Modone Fulcy, da Ferrara, tenuto dai Liguri Adriatici, e in prossimità della grande Trinacria: Poi passerà il monte Giove, il Gallico ogmium, accompagnato da un così grande numero che da molto lontano l’Impero della grande legge sarà presentato, e per allora e per qualche tempo dopo sarà cosparso abbondantemente il sangue degli Innocenti dai malfattori un poco elevati: allora a causa di grandi diluvi la memoria delle cose contenute da tali strumenti riceverà innumerevole perdita, ed anche le lettere: chi sarà verso gli Aquilonari per la volontà divina, ed in una volta sarà legato Satana. E sarà fatta pace universale tra gli umani, e sarà liberata la Chiesa di Gesù-Cristo da ogni tribolazione, così che con gli Azostani si vorrà mescolare del fiele nel miele, e la loro pestifera seduzione: e ciò sarà vicino al settimo millennio, quando il Santuario di Gesù-Cristo non sarà più oppresso dagli infedeli che verranno dall’Aquilone, avvicinandosi il mondo a qualche grande conflagrazione, tanto quanto dai calcoli delle mie profezie, il corso del tempo andrà molto più lontano. Nell’Epistola che in questi anni passati ho dedicato a mio figlio Cesare Nostradamus ho molto apertamente dichiarato alcuni punti senza presagio. Ma qui, o sire sono compresi parecchi grandi e meravigliosi avvenimenti, che quelli che verranno dopo li vedranno. E durante quel calcolo Astrologico, conferito alle sacre lettere, la persecuzione delle genti Ecclesiastiche prenderà la sua origine dalla potenza dei Re Aquilonari uniti agli Orientali. E quella persecuzione durerà undici anni, qualche po’ di meno, e per allora fallirà il principale Re Aquilonario, i quali anni compiuti sopraggiungerà il suo alleato Meridionale, che perseguiterà ancora più forte per lo spazio di tre anni le genti di Chiesa, per la seduzione Apostatica, di uno che terrà tutta la potenza assoluta nella Chiesa militante, e il santo popolo di Dio osservante della sua legge, e ogni ordine di religione sarà grandemente perseguitato ed afflitto tanto che il sangue dei veri Ecclesiastici, scorrerà dappertutto, e a uno degli orribili Re temporali, i suoi seguaci gli faranno dono di tali lusinghe, che egli avrà sparso più sangue umano degli innocenti Ecclesiastici, che non si potrà avere del vino: e quel Re commetterà incredibili misfatti verso la Chiesa, scorrerà il sangue umano per le strade pubbliche, e nei templi, come l’acqua per pioggia impetuosa, e si arrosseranno di sangue i fiumi più vicini, e per altra guerra navale si arrosserà il mare, che il rapporto di un Re all’altro sarà detto Bellis rubuit navalibus aequor. Poi nello stesso anno e i seguenti seguirà la pia terribile pestilenza, e la più spaventosa per la carestia precedente, e così grandi tribolazioni che mai siano avvenute dalla prima fondazione della Chiesa Cristiana, e per tutte le regioni Latine, dimorando per le vestigie in alcune contrade delle Spagne. Allora il terzo Re Aquilonario sentendo il pianto del popolo della sua principale contea, preparerà una così grande armata, e passerà per i distretti dei suoi ultimi avi e bisavoli, e rimetterà la maggior parte nella sua condizione, e il grande Vicario della cappa sarà rimesso nel suo stato originario: ma desolato, e poi del tutto abbandonato, tornerà ad essere il Sancta Sanctorum, distrutto dal Paganesimo e il vecchio e nuovo Testamento saranno banditi, bruciati, e dopo l’Anticristo sarà il principe infernale, ancora per l’ultima volta tremeranno tutti i Regni della Cristianità, e anche quelli degli infedeli, per lo spazio di venti-cinque anni, e saranno più pesanti guerre e battaglie, e saranno villaggi, città, castelli, e ogni altro edificio bruciati, desolati, distrutti, con grande spargimento di sangue vestale, spose, e vedove violentate, neonati scagliati e schiantati contro i muri delle città e si commetteranno tanti mali per mezzo di Satana, principe infernale, che quasi tutto il mondo universale si troverà distrutto e devastato: e prima di quegli avvenimenti alcuni uccelli insoliti grideranno per l’aria, Huy, huy: e dopo qualche tempo svaniranno. E dopo che quel tempo sarà durato a lungo, sarà quasi rinnovato un altro regno di Saturno e secolo d’oro, Dio creatore dirà udendo l’afflizione del suo popolo, Satana sarà messo, e legato nell’abisso del baratro nella profonda fossa: e dunque comincerà tra Dio e gli uomini una pace universale, e durerà legato per lo spazio di circa mille anni, e tornerà nella sua più grande forza, la potenza Ecclesiastica, e poi tornerà slegato. Che tutte queste immagini sono giustamente adattate dalle divine lettere alle cose celesti visibili, cioè, da Saturno, Giove, e Marte, e gli altri congiunti, come più chiaramente si potrà vedere da alcune quartine. Avessi calcolato più profondamente, e adattato le une con le altre.  Ma vedendo, o Serenissimo Re, che alcuni della censura troveranno difficoltà, che sarà causa di ritirare la mia penna al mio riposo notturno: Multa etiam ô rex omnium potentissimè praeclara & sanè in brevi ventura, sed omnia in hac tua epistola innectere non possumus, nec volumus: sed ad intelligenda quaedam facta horrida fata, pauca libanda, sunt, quamvis tanta sit in omnes tua amplitudo & humanitas homines, deósque pietas, ut solus amplissimo & Christianissimo Regis nomine, & ad quem summa totius religionis auctoritas deferatur dignus esse videare. Ma tanto solamente io vi chiedo, o clementissimo Re, per quella vostra singolare e prudente umanità, di intendere piuttosto il desiderio del mio coraggio, e la sovrana sollecitudine che io ho di obbedire alla vostra Serenissima Maestà, da quando i miei occhi furono così vicini al vostro splendore Solare, che la grandezza del mio lavoro non raggiunge né ricerca.

Da Salon, questo 27. di Giugno, 1558

MV 08/10/2022


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