Un passo dopo l'altro

In questa pagina riassumo i passi salienti finora compiuti.

Partiamo della frase nella lettera a Enrico II:

“…il tutto è stato composto e calcolato in giorni ed ore di elezione…”

Abbiamo la conferma che le sue quartine sono organizzate secondo un criterio logico e matematico, e sono inserite probabilmente in una tavola astronomica esistente nella sua epoca, della quale Nostradamus sfrutta le dimensioni e i calcoli temporali in essa elencati: tale tabella è nota come “Tavola di Leowitz”, ed è stata portata alla mia conoscenza dal Dr. Natale Lanza.

Propongo qui la mia procedura di riorganizzazione della tavola di Leowitz, con inserimento delle quartine nelle 1080 celle, e assegnazione ad ogni cella di un valore numerico sequenziale secondo un ordine indicato da Nostradamus. Si stabilirà inoltre la cella di ingresso alla tavola, dalla quale iniziare il riordino, e la posizione di determinate quartine atte a confermare la giusta disposizione delle Centurie nella tavola.

Si inizia osservando che la tavola di Leowitz è composta di due pagine, nelle quali le colonne dei gradi vanno da 0 a 16, e osservando invece che nelle Effemeridi i valori dei gradi dei vari pianeti vanno da 0 a 29, si può pensare che, dovendo utilizzate tali valori nei calcoli tabellari, non si troverebbero poi i risultati ottenuti (Divisore e Dividendo): si può perciò dedurre che essa è incompleta, mancando quindi delle colonne che rappresentano i gradi da 17 a 29.

Tali colonne sono comunque facilmente ricreabili seguendo la logica numerica dei dati disponibili, che ci permettono di estendere la tabella fino alla colonna 29.

Numeriamo anche ogni cella dalla prima all’ultima, procedendo dall’alto in basso e da sinistra a destra, ottenendo una sequenza numerica che va da 1 a 1800: si ricorda che per cella si intende una casella contenente il valore del Dividendo (a sinistra) e del Divisore (a destra). Seguono le immagini della tavola estesa su tre pagine, nelle quali i numeri delle celle sono indicati in rosso:
      



Adesso dobbiamo ritornare al passo della lettera ad Enrico II dove si parla di Minerva, in quanto vedremo come queste informazioni ci permetteranno di entrare nella tavola di Leowitz:

“…anche nell’anno 1585. E nell’anno 1606. cominciando dal tempo presente, che è il 14. di Marzo 1557. E passando ben oltre fino all’avvenimento che sarà dopo l’inizio del 7° millennio profondamente calcolato…”

”…E il giorno Minerva libera, & non invita, contando quasi tanti avvenimenti del tempo futuro, come delle età passate, comprendendo il presente…”

“… come ha messo per iscritto Varrone…”

Varrone è legato a Minerva, in quanto egli scrisse che la festa di Minerva cade il 19 marzo.

Stabilito il 19 marzo come giorno di Minerva, procediamo a contare dal giorno odierno, ovvero il tempo presente, corrispondente al 14 marzo (1557), tanti giorni in avanti fino ad arrivare al giorno di Minerva, e poi contiamo sempre dal giorno odierno altrettanti giorni all’indietro.

Ne ricaviamo che:

- il tempo presente è il 14 marzo (idi di marzo)
- il giorno di Minerva è il 19 marzo
- da oggi, 14 marzo, al giorno di Minerva, 19 marzo intercorrono 5 giorni (giorni futuri): 14+5=19
- a oggi, 14 marzo, sottraiamo 5 (giorni futuri) e otteniamo la data dei giorni passati: 14-5= 9

Queste informazioni ci forniscono le seguenti date: 09 marzo    14 marzo   19 marzo

Trasformiamo le date in numeri, mettendo il mese di marzo, ovvero mese 3, davanti al giorno:

09 marzo = 09 3 = 309

14 marzo = 14 3 = 314
19 marzo = 19 3 = 319

Sommiamo questi tre valori: 309 + 314 + 319 = 942

Otteneniamo così il numero 942 corrisponde al numero totale delle quartine.

Questo primo curioso indizio non ci è però utile: per utilizzare tutto questo in relazione con la tavola di Leowitz dobbiamo perciò fare un altro ragionamento.

Disponiamo di tre date, ovvero 9 marzo, 14 marzo e 19 marzo, che possiamo scrivere come:

9 3     14 3     19 3

Utilizzando questi numeri come coordinate sulla tavola di Leowitz (estesa fino a 29°) otteniamo le seguenti posizioni tabellari (G,m) e i relativi valori di Dividendo e Divisore, nonché il numero di cella:

9, 3 (G, m) = 32580, 1357 (cella 543)

14, 3 (G, m) = 50580, 2107 (cella 843)
19, 3 (G, m) = 68580, 2857 (cella 1143)

Quindi, partendo dal tempo presente, ossia 14 marzo, che corrisponde nella tavola alla cella 14 3, 
contiamo 5 colonne indietro e arriviamo al 9 marzo (cella 9 3), e contiamo 5 colonne in avanti arrivando al 19 marzo (cella 19 3).

Questo paragone con il ciclo di Minerva ci permette di eseguire dei conteggi relazionati al tempo presente, ossia la cella 14 3 (14 marzo), utilizzando i numeri reciproci e valutandone la distanza tra di loro:

da 50580 a 32580 = 18000    da 2107 a 1357 = 750    da 843 a 543 = 300
da 50580 a 68580 = 18000    da 2107 a 2857 = 750    da 843 a 1143 = 300

Perciò, qualunque valore vogliamo prendere in considerazione, otteniamo una distanza regolare dal tempo presente (cella 14 3) indietro e in avanti (cella 9 3 e cella 19 3).

Inoltre, considerando che il tempo presente è nella colonna numero 14, contando all’indietro (passato) abbiamo 14 colonne per arrivare alla colonna 0, e in avanti (futuro) ne abbiamo 15 per arrivare alla colonna 29, a conferma della frase:

“contando quasi tanti avvenimenti del tempo futuro, come delle età passate, comprendendo il presente…”

Nostradamus ci ha così indicato nella cella 14 3 la partenza (il tempo presente) dei nostri calcoli nella tavola di Leowitz.

Una conferma relativa all’ingresso dalla cella 14 3 ci arriva dalla frase “…anche nell’anno 1585…”.
Infatti, nel libro di Leowitz, le Effemeridi dell’anno 1585 sono precedute da una cronologia dei transiti retrogradi:
                                                           

La terza riga evidenziata parla di Marte retrogrado da inizio anno fino al 14 marzo.
Possiamo vedere come “14. Martij” sia paragonabile a come è scritto nell’epistola a Enrico II:
“14. de Mars”.

Perciò, sia il testo latino di Leowitz che quello francese di Nostradamus dicono la stessa cosa: 14 3.

Se poi consideriamo che Marte (in latino Mars) è il Dio della guerra, che sta scritto essere presente al principio dell’anno (ovvero all’inizio inteso come prima cella di ingresso), possiamo interpretare questa frase come equivalente a quanto scritto da Nostradamus:

a partire dal 14 marzo (cella 14 3) inizierà la guerra (Marte) contro la chiesa (quartine).

Quindi Nostradamus ha trovato nelle Effemeridi dell’anno 1585 il giusto rimando al 14 marzo, e ha utilizzato tale anno per rafforzare il concetto (anche tramite la metafora della guerra che poi descriverà nella sua epistola) che la cella di ingresso alla tavola è la 14 3.

Adesso dobbiamo stabilire il prossimo passo da effettuare, e per farlo ragioniamo su questo fatto: perché ci vengono palesate anche le celle 9 3 e 19 3 ? Non bastava la cella d’ingresso alla tavola? La risposta risiede nell’utilità che esse rivestono, ovvero permetterci di ricavare la quartina antecedente tutte le altre. Per far questo va eseguita la comparazione tra i dati che esse contengono:

da 32580 a 68580 = 36000    da 2857 a 1357 = 1500    da 1143 a 543 = 600

Si può utilizzare uno qualsiasi dei tre risultati, entrambi puntano all’unica cella che li contiene tutti, ovvero la 9 60 (G, m).

Questa cella corrisponde alla cella 600, che è ragionevole collegare alla quartina 6.100, corrispondente altresì alla “Legis Cantio” (L.C.), che come appare sensato funge da prologo a tutte le quartine:

LEGIS CANTIO contra ineptos criticos.
Quos legent hosce versus maturè censunto,
Profanum vulgus, & inscium ne attrectato,
Omnesq; Astrologi, Blenni, Barbari procul sunto,
Qui aliter facit, is rite, sacer esto.

Se questa ipotesi può apparire arbitraria, più avanti la vedremo comunque confermata.


Ora però è evidente che la numerazione sequenziale che va da 1 a 1800 eccede il numero di 942 quartine che compongono le Centurie, perciò dobbiamo provvedere a ridurla, e di conseguenza la tavola va ridimensionata per accogliere correttamente tutte le Centurie.

Procediamo quindi a trovare l’ordine di inserimento delle quartine nella tavola di Leowitz, iniziando la spiegazione da questa frase, tratta dall’epistola a Enrico II:

“… e sarà nel mese di Ottobre che qualche grande traslazione sarà fatta”

la quale significa che la Centuria 10 (mese 10 = Ottobre) deve subire una traslazione, ovvero deve cambiare di posizione nell’ordine delle Centurie, e più precisamente deve scambiarsi con la Centuria 1.

L’ordine delle Centurie diventa perciò il seguente: 10, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 1

Adesso le quartine vanno immesse nella tavola di Leowitz, cominciando nuovamente dalla prima cella in alto a sinistra, inserendo il valore 10.01 (Centuria 10, quartina 1), procedendo poi dall’alto in basso e da sinistra a destra, completando le celle in sequenza:

da 10.01 a 10.100
da 2.01 a 2.100
da 3.01 a 3.100
da 4.01 a 4.100
da 5.01 a 5.100
da 6.01 a 6.100 (L.C)

Arrivati alla casella 6.100 scriveremo L.C. in quanto la quartina 6.100 non esiste, ma al suo posto si trova la quartina “Legis Cantio”: è importante notare che essa non ha cambiato posizione, si trova sempre nella cella 9 60 (G, m), confermando la posizione rilevata precedentemente risolvendo l’enigma del ciclo di Minerva.

Considerando che la settima Centuria comprende quartine che vanno da 7.01 a 7.42, procediamo a completare la tabella con le rimanenti quartine, avendo cura di porre la prima Centuria in fondo alle altre:

da 7.01 a 7.42
da 8.01 a 8.100
da 9.01 a 9.100
da 1.01 a 1.100

Raggiunto il completamento delle 942 caselle consecutive il resto della tavola rimane vuoto.

Come abbiamo visto, la tavola è stata estesa fino alla trentesima colonna (29°), per essere poi riempita dalle 942 quartine. Seguendo l’intuizione del Dr. Natale Lanza, provvediamo a completare con i 138 presagi le celle successive alla prima Centuria, completando di fatto tutte le colonne della tavola dal grado 0 al grado 17, e quindi eliminiamo tutte le colonne successive, ripristinando così le dimensioni originali della tavola di Leowitz a 1080 celle.


A questo punto abbiamo riordinato le Centurie sulla tavola, e abbiamo ricavato dalla comparazione delle “date” di “Minerva” la posizione della “Legis Cantio”, che si conferma precedere tutte le altre quartine.

In seguito acquisiremo altre informazioni, che ci permetteranno di confermare la giusta collocazione nella tavola di alcune quartine “bersaglio”, atte a validare la posizione delle Centurie nella tavola di Leowitz.

Al momento non ci rimane che da verificare quale quartina si è venuta a trovare nella cella 14 3, che abbiamo visto essere la partenza (il tempo presente in cui Nostradamus dice di scrivere) di tutta l’opera: essa è la 1.01, la prima quartina delle Centurie
1.01
ESTANT assis de nuit se-cret estude,
Seul repousé sus la selle d'ærain,
Flambe exigue sortant de solitude,
Fait proferer qui n'est à croire vain.

A supporto della precisione di questa tesi esaminiamo il seguente passo della lettera a Enrico II:

“e non terrà che per settanta tre anni sette mesi, poi uscirà dallo stelo quella che era stata così a lungo sterile, procedendo dal cinquantesimo grado”

Ovvero, se è vero che “quella che era stata così a lungo sterile” è l’opera di Nostradamus con le quartine disordinate, il mio ragionamento vuole portare alla luce un'altra coincidenza:

se elaboriamo “settanta tre anni sette mesi” come 70 * 3 = 210 e aggiungiamo in coda 7 mesi otteniamo quanto segue:
210 7 = 2107

Ebbene, il numero 2107 è il Divisore della cella di ingresso 14 3, quartina 1.01

Nostradamus fa spesso riferimento a termini quali gradi, giorni e mesi, che però non vanno intesi sempre nel loro ovvio significato, bensì rappresentano un linguaggio codificato avente la funzione di indirizzarci nell’opera di riordino delle quartine.

Questo ci permette, in alcune circostanze, di equiparare il concetto di “giorni” alle colonne della tavola, e il concetto di “mesi” alle sue righe, nonché il termine “gradi” alle celle della tavola.

Adesso dobbiamo perciò assegnare ad ogni cella della tavola un nuovo e definitivo valore numerico sequenziale.

Inizio col presentare il brano della lettera a Enrico II che contiene tutti gli elementi che abbiamo già esaminato, e dal quale dobbiamo decifrare il termine “cinquantesimo grado”:

“…sarà nel mese di Ottobre che qualche grande traslazione sarà fatta, e tale che si crederà che la pesantezza della terra abbia perduto il suo naturale movimento, e si sia inabissata in tenebre eterne, saranno precedenti al tempo invernale, e se ne andranno dopo estremi cambiamenti, mutazione di regni, con grandi terremoti, con proliferazione della nuova Babilonia, figlia miserabile aumentata dall’abominazione del primo olocausto, e non terrà che per settanta tre anni sette mesi, poi uscirà dallo stelo quella che era stata così a lungo sterile, procedendo dal cinquantesimo grado, che rinnoverà tutta la Chiesa Cristiana.”

Considerando che le colonne della tavola iniziano col grado 0, contando dalla prima cella numerata 0° tante celle in avanti e riprendendo il conteggio nella riga successiva, fino alla cella 14 3 (quartina 1.01) indicante l’ingresso della tavola, abbiamo un totale di 51 celle, che se contiamo un grado a cella corrispondono però a 50° :

riga 1: da 0° a 17°
riga 2: da 18° a 35°
riga 3: da 36° a 50°, e poi oltre fino a 53°

confermando il cinquantesimo grado (“procedendo dal cinquantesimo grado”) come ingresso della tavola, andando a completare le informazioni relative alla cella di ingresso 14 3:

cella di ingresso 14 3, quartina 1.01, grado 50

A completamento e supporto di questa analisi aggiungo un rimando alla seguente frase estratta dall’epistola a Enrico II, rientrante sempre nel contesto che stiamo esaminando:

“essendo in pericolo di morte nel diciottesimo anno, non potendo passare il trentaseiesimo”

Apparentemente il diciottesimo grado non esiste, in quanto le colonne sono 18, ma si fermano al grado 17, perciò il diciottesimo grado in realtà è in pericolo perché sembra non possa “vivere”, ma riappare all’inizio della seconda riga. Poi, iniziando all’inizio della terza riga, la conta dal grado 36 prosegue, ma non arriva fino in fondo alla riga (non passerà alla riga successiva), perché l’esempio che ci sta fornendo Nostradamus si fermerà alla casella col grado 50, ovvero alla cella 14 3: lo scopo di tutto questo è quello di definire le dimensioni della tavola, e di consentirci di numerare tutte le celle nel giusto ordine e con i giusti valori.

I numeri delle celle vanno perciò numerati da 0 a 1079, partendo dalla prima in alto a sinistra e procedendo verso destra, riprendendo poi all’inizio della riga successiva:


Completato questo passaggio vediamo adesso la soluzione di alcuni enigmi lasciateci da Nostradamus in forma occulta, ma con lo scopo di fornirci conferma della corretta collocazione della Centuria 10 nella tavola, e di conseguenza del senso di sviluppo in essa.

Cominciamo con la quartina 10.72, alla quale perverremo partendo dal profeta Biblico Gioele…

Nella lettera a Enrico II vi è un passaggio riferito al profeta Gioele e della sua Cronaca punica:

“Ma la violenza del tempo, o serenissimo Re, richiede che tali segreti avvenimenti non siano manifestati, che per enigmatica sentenza, non avente che un solo significato, ed unica comprensione, senza aver messo nulla di ambiguo né calcoli polivalenti: ma piuttosto sotto un’offuscata oscurità con una naturale intuizione simile alla sentenza di uno dei mille e due Profeti, che ci sono stati dalla creazione del mondo, secondo il calcolo e la Cronaca punica di Gioele.”

Ho sempre pensato che il riferimento fosse alle guerre puniche finché il Dr.Lanza mi ha suggerito che la “punica” sia in realtà la pianta del melograno (punica granatum), e che rimandi alla Bibbia dove Gioele parla del melograno: questa parte si trova nel capitolo intitolato “la Cronaca punica di Gioele”, versetto 1:12

Questa sorprendente informazione mi ha permesso di percorrere una nuova strada, che mi ha portato al risultato che illustro qui di seguito.
Gioele 1:12
La vite è secca, il fico è appassito;
il melograno, la palma, il melo,
tutti gli alberi della campagna sono secchi;
la gioia è scomparsa tra i figli degli uomini.

Il significato di questi versi è trascurabile, quello che ci interessa è il numero del versetto: 1:12

In altre parole, “la Cronaca punica di Gioele” significa di trovare sulla Bibbia dove Gioele parla del melograno, e di utilizzare il relativo numero di versetto (1:12) per il calcolo (“secondo il calcolo”).

Escludendo ulteriori ipotesi connesse ad altri versetti biblici, come possiamo utilizzare questo numero nel nostro contesto di ricerca? Ebbene, secondo la mia ricostruzione della posizione delle quartine nella tavola di Leowitz, esso indica di passare alla cella 1 12 (Colonna 1, riga 12), corrispondente alla quartina 10.72
10.72
L'an mil neuf cens nonante neuf sept mois
Du ciel viendra vn grand Roy d'effraieur
Resusciter le grand Roy Dangolmois.
Auant apres Mars regner par bon heur.

Questa è forse la quartina più famosa di Nostradamus, sfruttata da tanti “interpreti” in occasione di eventi importanti, come ad esempio gli attentati dell’undici settembre 2001, ma rimanda anche alla eclatante eclissi solare che si è verificata in Europa nel 1999: nel nostro caso la dovremo analizzare sotto altri aspetti, meno profetici ma più concreti.

Esaminiamo quindi questo frammento del sopra citato paragrafo tratto dalla lettera ad Enrico II:

“…alla sentenza di uno dei mille e due Profeti, che ci sono stati dalla creazione del mondo”

Io ritengo che la “creazione del mondo” possa essere la cella 0 1, la prima in alto a sinistra.

Ma “uno dei mille e due Profeti” cosa significa?

Ebbene, dobbiamo fare 1 - (1000 x 2) = 1 - 2000 = 1999 (ovvero, togliere uno ai due volte mille profeti).

Otteniamo 1999, che è anche l’anno indicato dalla quartina 10.72 (cella 1 12).

Valutiamo quindi che la cella 1 12 corrisponde alla n°199 (199° secondo l’equivalenza gradi=celle da me proposta).

Prendiamo singolarmente le cifre preposte a formare l’anno 1999 nella prima riga della quartina 10.72, esclusi i “sette mesi”:
1000 9 100 90 9

sommiamole: 1000+9+100+90+9=1208
sottraiamo i 199°: 1208-199=1009
sottraiamo i 7 mesi: 1009-7=1002
1002 corrisponde al numero dei profeti citati.

Questa valutazione fornisce perciò una doppia conferma “biblica”: da Gioele 1:12 ai 1002 profeti.

Riassumendo:
- troviamo il numero del capitolo di Gioele relativo al melograno: 1:12
- cerchiamo la quartina nella cella 1 12 della tavola: 10.72
- eseguiamo il calcolo dei Profeti: 1 - (1000 x 2) = 1999
- dalla quartina 10.72 estraiamo il valore 1208
- sottraiamo al 1208 il 199, che è la posizione (grado) della quartina 10.72, e otteniamo 1009
- sottraiamo al 1009 i rimanenti 7 mesi e otteniamo 1002 ( i 1002 profeti )

Un’altra quartina che trova collocazione esattamente dove deve essere è la 10.100, qui illustrata:

10.100
Le grand Empire sera par Angleterre,
Le pempotam des ans plus de trois cens.
Grandes coppies passer par mer & terre,
Les lusitains n'en seront pas contens.

Nella posizione originale si trova collocata all’ultimo posto, a conclusione dell’opera, e corrisponde all’inizio del 7° millennio di Nostradamus, come determinato dal Dr. Lanza, in quanto le quartine si estendono…

“…fino all’avvenimento che sarà dopo l’inizio del 7° millennio profondamente calcolato…”

Sempre secondo quanto scoperto dal Dr. Lanza, le lettere iniziali delle quattro righe che compongono la quartina 10.100 sono LLGL: assegnando a queste lettere il relativo valore numerico sequenziale dell’alfabeto italiano di 21 lettere otteniamo i valori delle lettere: L=10 G=7


ne consegue la moltiplicazione tra loro, LxLxGxL, ovvero “calcoliamo” che 10 x 10 x 7 x 10 = 7000

Sempre il Dr.Lanza chiarisce che gli anni dei millenni vanno ad esempio da 0 a 999 per il primo millennio, da 1000 a 1999 per il secondo, e quindi per il settimo da 6000 a 6999, e vista la collocazione della decima Centuria davanti a tutte, sulla tavola la quartina 10.100 è situata nella cella 1 40, che ha come Dividendo il numero 6000, corrispondente a “…l’inizio del 7° millennio…”

Quindi, dopo questo doppio ragionamento legato alle quartine 10.72 e 10.100, possiamo dare per acquisita la corretta disposizione in tabella della Centuria 10.

* * *

Esaminiamo un elemento importante, che avrà una sua utilità futura nell’opera di riordino delle quartine poste nella tavola di Leowitz: il numero 118. 
Tale numero è ricorrente in alcuni enigmi che andremo a svelare.
Partiamo da queste frasi della lettera ad Enrico II:

“… avendo considerato e calcolato le presenti Profezie, il tutto secondo l’ordine della catena che contiene la sua rivoluzione…”

“… sarà aperta la grande catena del porto che prende la sua denominazione dal bue Marino”

Si evince che le quartine sono ordinate in una catena, da intendersi come concatenate tra loro in una sequenza regolare.

Il termine “… rivoluzione…” si presta a più significati:

- confusione
- movimento intorno al centro
- rivolgimento, rovesciamento, cambiamento dell’ordine

Cercando nelle quartine riferimenti a delle catene giungiamo alla quartina 3.79


                                         L’ordine fatale sempiterno della catena
                                               Verrà a girare per ordine conseguente:
                                               Dal porto Foceno sarà rotta la catena:
                                               La città presa, il nemico quanto e quanto.

Torniamo al testo della lettera a Enrico II dove Nostradamus parla della catena:

“… sarà aperta la grande catena del porto che prende la sua denominazione dal bue Marino”

Il “bue marino” potrebbe essere per analogia una focena, la quale è un cetaceo mammifero che presenta similitudini coi delfini, e generalmente è più piccola di quest’ultimi. L’attinenza col bue consiste nel paragonare la sottospecie alla specie principale, ossia focena e delfino, e analogamente il bue al toro dal quale deriva.

Quindi il “… porto … del bue Marino” è il porto Foceno (Phocen), ossia di Marsiglia.
Infatti Marsiglia è soprannominata la ”cité phocéenne”, perché fu fondata da marinai greci originari di Focea: "focesi" vengono tuttora definiti i suoi abitanti.

Questo brano della lettera a Enrico II e la quartina 3.79 hanno quindi in comune l’apertura (rottura) della catena e il porto Foceno.

Le quartine che presentano termini che riconducono alla parola francese Phocen (Foceno) sono:

1.18 (Phocen), 3.79 (Phocen), 3.90 (Phocean), 7.03 (Phocens), 9.85 (Phocen), 10.58 (Phossens)

Solo una di queste quartine però riporta l’esatta dicitura “port Phocen” come presente nella quartina 3.79: essa è la quartina 1.18


                                                  Per la discorde negligenza Gallica
                                                  Sarà passaggio a Maometto aperto:
                                                  Di sangue intrisa la terra e mare Senoyse
                                                  Il porto Foceno di vele e navi coperto.

Pertanto si deduce che per aprire la catena, ossia trovare il modo di riordinare le quartine, bisogna prestare attenzione a queste due quartine, la 1.18 e la 3.79.

* * *

Come precedente descritto, ad un certo punto della lettera a Enrico II Nostradamus parla della 
…Cronaca punica di Gioele.”

Abbiamo già chiarito che la “punica” sia in realtà la pianta del melograno (punica granatum), e abbiamo già visto come il riferimento a Gioele sia in realtà un indizio rimandante al numero di versetto biblico 1:12, da utilizzare come puntatore alla cella 1 12 della tavola (quartina 10.72); vale però la pena esaminare un doppio aspetto di questo enigma: “…Cronaca punica…” inteso come “guerre Puniche”.
Le guerre puniche sono state tre e si sono verificate nelle seguenti date (Avanti Cristo):


Le guerre puniche si sono quindi svolte in arco di tempo che va dal 264 ac al 146 ac.
Facciamo la differenza tra questi anni:
264–146=118

Lo scopo di Nostradamus è quindi di lasciarci un altro indizio, o meglio una conferma, sull’attenzione che dobbiamo dedicare al numero 118, che come sappiamo rimanda alla quartina 1.18 della serie “Phocen”.

* * *

Adesso esaminiamo la cronologia astronomica di Nostradamus, presente nella lettera a Enrico II:

“…avendo considerato e calcolato le presenti Profezie, il tutto secondo l’ordine della catena che contiene la sua rivoluzione, il tutto secondo la dottrina Astronomica, e secondo il mio naturale istinto, e dopo qualche tempo e comprendendovi dal tempo che Saturno che ritornerà dal sette del mese di Aprile, fino al quindici di Agosto Giove dal 14. di Giugno fino al 7. Ottobre Marte dal 17. di Aprile, fino al 22. Giugno, Venere dal 9. di Aprile fino al 22. di Maggio, Mercurio dal 3. di Febbraio, fino al 24. dello stesso. E dopo dal primo di Giugno, fino al 24. dello stesso, e dal 25. di Settembre, fino al 16. di Ottobre, Saturno in Capricorno, Giove in Acquario, Marte in Scorpione, Venere nei Pesci, Mercurio per un mese in Capricorno, Acquario, e Pesci, la luna in Acquario la testa del Dragone in bilancia: la coda al suo segno opposto seguendo una congiunzione di Giove a Mercurio con un aspetto di quadratura di Marte a Mercurio, e la testa del Dragone sarà con una congiunzione del Sole a Giove, l’anno sarà pacifico senza eclisse, e non del tutto, e sarà l’inizio comprendente ciò che durerà…”

Nello specifico analizziamo la parte dove vengono elencati i periodi di moto retrogrado dei pianeti:

“… Saturno che ritornerà dal sette del mese di Aprile, fino al quindici di Agosto Giove dal 14. di Giugno fino al 7. Ottobre Marte dal 17. Di Aprile, fino al 22. Giugno, Venere dal 9. di Aprile fino al 22. di Maggio, Mercurio dal 3. di Febbraio, fino al 24. dello stesso. E dopo dal primo di Giugno, fino al 24. dello stesso, e dal 25. di Settembre, fino al 16. di Ottobre…”

Rispetto a quella corretta elencata da Leowitz, pubblicata nella seconda pagina che precede le Effemeridi dell’anno 1606, illustrata qui in seguito


la cronologia astrologica di Nostradamus si differenzia in tre punti: quindici Agosto al posto di 25 Agosto, 22 Giugno invece di 23 Giugno, e 24 Febbraio invece di 27.

Notare inoltre come alcuni numeri siano scritti in lettere, ovvero sette Aprile, quindici Agosto e primo Giugno. Queste anomalie e questi “errori” sono volutamente creati da Nostradamus, e hanno lo scopo di portarci alla conclusione che adesso vedremo.


Prendiamo i numeri che sono compresi tra quelli scritti in lettere, dopo sette Aprile e quindici Agosto, fino il punto che chiude la prima frase e che poi prosegue appunto con “. E dopo…”, dove poi si continua con un numero scritto in lettere, ovvero primo Giugno.

Prendiamo tali numeri, che sono 14, 7, 17, 22, 9, 22, 3, 24, e provvediamo a sommarli tra loro:

14+7+17+22+9+22+3+24=118

il risultato è 118, che rimanda ancora una volta alla quartina 1.18 della serie “Phocen”.

Il fatto che solo i numeri compresi tra quelli scritti in lettere, e con gli errori impostati da Nostradamus, portino proprio al numero 118, dimostra che lo scopo di questa cronologia “errata” ha la funzione di confermare sia la validità del libro di Leowitz, come del numero 118 (o quartina 1.18), nell’opera di riordino delle quartine.

Poi, sempre in queste frasi relative alle Effemeridi del 1606 sta scritto:

“…la testa del Dragone sarà con una congiunzione del Sole a Giove…”

Questa posizione astronomica trova esatto riscontro sempre nella tabella delle Effemeridi, nella colonna “Solis e Planetorum” del 18 gennaio 1606.

Il rimando al 18 gennaio è un indizio: significa infatti che leggendo la data come gennaio 18 numericamente si tramuta in 1 18, ossia 1.18, da cui iniziare il riordino, come indicato poco dopo in cui Nostradamus dice “…e sarà l’inizio comprendente ciò che durerà…”, ovvero partendo da qui si comprenderà il metodo di riordino.

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Disposizione contenuti della tavola i Leowitz:





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Riferimenti online:

Codice Nostradamus, di Natale Lanza:
http://codicenostradamus.blogspot.com/

Libro di Cyprian Leowitz:
MV 06/10/2022

2 commenti:

  1. Bel lavoro riorganizzativo! Questa sintesi finale, poi, è eccezionale perché fornisce una visione organica di tutte le scoperte. Complimenti.

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  2. Grazie Natale, sai quanto tengo alla tua opinione...

    Comunque c'era proprio bisogno di una pulizia, per questo ho deciso di lasciare solo le pagine con quelli che ritengo essere gli enigmi risolti in modo ragionato, sempre aperti ad essere ridemensionati e aggiornati, qualora insorgessero nuove scoperte.
    Spero presto di avere altre novità da pubblicare, che se saranno importanti te le comunicherò ovviamente in anteprima.

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